Quindicesima Edizione
11 DICEMBRE 2022 - ORE 11.00
VILLA CAMPOLIETO - ERCOLANO (NA)
Il premio “La
Ginestra” 2022
è stato assegnato
a:
EUGENIO BORGNA
Eugenio Borgna è stato
direttore dell’ospedale psichiatrico di Novara e attualmente ne è
primario emerito.
Innumerevoli i libri che ha scritto e che
sono un complemento necessario della pratica medica.
Questi saggi hanno al centro le emozioni e
la maniera di vivere la loro intensità. Si va da
Malinconia del 1992 alle Figure dell’ansia del 1997,
dall’Arcipelago delle emozioni del 2001 all’Attesa e alla
speranza del 2005 fino a Speranza e disperazione del 2020
e a Tenerezza del 2022.
Su questo terreno il ricorso a Giacomo
Leopardi è diventato indispensabile.
Speranza e disperazione,
giovinezza e angoscia trovano una luce legittima nelle pagine
dell’autore dei Canti. Sono riflessioni che immettono nella
correlazione fra ragione e passioni e nel loro scontro.
Sulla scia dell’Infinitoegli si
confronta “con quella che possa essere la esperienza interiore
dell’infinito, che fa parte della nostra vita, e che ci è possibile
rivivere nella misura in cui ci allontaniamo dalle abituali
scansioni della vita, e rientriamo nella nostra soggettività”.
L’infinito, cioè, “come esperienza interiore”.
“Le poesie di Giacomo Leopardi – egli scrive
- ci confrontano con i grandi temi della nostalgia: con la memoria e
il tempo, con i desideri impossibili e le speranze infrante”.
Le passioni più forti occupano il centro dei
testi di Borgna e di Leopardi, che si intrecciano saldamente: “la
speranza fa parte della vita, e come non ricordare le parole di
Giacomo Leopardi nello Zibaldone: “La
speranza, cioè una scintilla, una goccia di lei, non abbandona
l’uomo, neppur dopo accadutagli la disgrazia la più diametralmente
contraria a essa speranza”.
E ancora: “Sì, la speranza è rivoluzionaria.
La speranza e la disperazione si intrecciano l’una all’altra, come
dice Giacomo Leopardi nello Zibaldone: “Insomma la
disperazione medesima non sussisterebbe senza la speranza, e l’uomo
non dispererebbe se non isperasse”.
Per la tenerezza, un sentimento sempre più
centrale nella riflessione di Borgna, vale la stessa logica: “La
tenerezza rinasce luminosa da alcune poesie, e vorrei incominciare
citando La sera del dí di festa di Giacomo Leopardi, di una
rara bellezza, e di una tenerezza, fuggitiva ed eterea, radiosa e
impalpabile, che non si può non leggere ogni volta con attonita
emozione”.
Ancora Leopardi serve per ricordare la forza
di un sorriso, che,come diceva Leopardi citando Sterne, “aggiunge un
filo alla tela brevissima della nostra vita”.
Con la ricerca sulle ferite dell’anima,
accompagnata dalle parole dei filosofi e dei poeti a lui
cari,Eugenio Borgna mostra la ricchezza attualissima, la vitalità e
la potenza dei testi poetici e speculativi di Giacomo Leopardi.
Il premio “La ginestra” assegnato al suo
lavoro intende testimoniare il fascino speculativo delle ricerche
che ha condotto e la fecondità della prospettiva con cui interpreta
Leopardi, un poeta che – come confessa – continua a leggere dai
tempi del liceo e che ancora lo accompagna nell’intelligenza del
dolore e della fragilità umana.
Conduce
Donatella Trotta
Letture di
Massimiliano Foà
Ospiti musicali
Quintetto Harmonia
flauto: Filippo Staiano
violino: Massimo Testa
violino: Simone Giliberti
viola: Simone Basso
violoncello: Valentino Milo
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Organizzazione
Rotary Club Torre del Greco e Comuni Vesuviani
Università degli Studi di Napoli "Federico II"
e le sponsorizzazioni tecniche di:
R.D.R. SRL